Repubblica Democratica del Congo: Il Suono della Distruzione: L'Impatto di una Bomba su un Villaggio
Questo articolo non è una denuncia ma un appello! Un appello a ciò che di umano è rimasto nel cuore delle persone. Ho visto diverso male e altri ne hanno visto più del sottoscritto. Ma nessuno ne vedrà mai come loro! Oggi nella Repubblica Democratica del Congo le persone muoiono, vengono fatte a pezzi, e i bambini, loro sono le icone di un tormento senza precedenti. Mentre noi ci ingrassiamo dentro le nostre ovattate dimore di benessere finto, due giorni fa una bomba è cascata in un villaggio vicino Goma, in Repubblica Democratica del Congo.
Il suono di una bomba è una sinfonia di distruzione. Non avvisa del suo arrivo, non concede tregua. Un boato assordante che lacera l'aria, seguito da un silenzio innaturale, carico di polvere e disperazione. Il villaggio, un tempo animato dalle risate dei bambini e dal vociare degli adulti, si trasforma in un campo di rovine. Le case, costruite con amore e fatica, si sbriciolano come castelli di sabbia. I corpi, un tempo pieni di vita, giacciono mutilati e senza vita. Questo è ciò che una bomba porta con sé: l'odio e l'avidità in una manifestazione di forza brutale.
L'Ombra della Guerra: Il Prezzo della Nostalgia Coloniale
Ieri mi hanno contattato, inoltrandomi questa foto. Ho cercato informazioni ma non ho trovato nulla, non ho trovato niente se non le stesse favole che i "giornali della domenica" ci propinano. Un reporter racconta la verità, senza censura. Un altro numero nel grande tabellone del mondo è morto, anzi è stato spappolato perché questa è la giusta affermazione. È stato spappolato e questo bimbo sorretto da queste due persone è l'icona di quanto l'essere umano mi spaventi molto, mi faccia paura, mi faccia tremare perché è capace di ciò nel nome delle miniere, nel nome delle pietre preziose, nel nome del colonialismo, nel nome di quel dannato denaro che ci ha reso schiavi e avidi di oggetti materiali perlopiù inutili.
Oggi, nel mondo, sono in corso diverse guerre che devastano intere regioni e popolazioni. Secondo i dati più recenti, ci sono almeno 27 conflitti armati significativi in atto, distribuiti in vari continenti. Questi conflitti causano non solo la distruzione delle infrastrutture e delle economie locali, ma, cosa ancora più tragica, mietono un numero enorme di vittime tra la popolazione civile.
Ogni anno, centinaia di migliaia di persone perdono la vita a causa delle guerre. Secondo il Global Conflict Tracker, solo nel 2023, si stima che più di 100.000 persone siano morte a causa di conflitti armati in tutto il mondo. Ma il numero delle vittime non si ferma qui. Milioni di persone vengono ferite, sfollate e traumatizzate per tutta la vita.
I bambini sono le vittime più vulnerabili di questi conflitti. Secondo Operatori Sanitari nel Mondo, ogni giorno, circa 500 bambini muoiono a causa delle conseguenze dirette ed indirette delle guerre, come la fame, le malattie e la mancanza di cure mediche adeguate. Inoltre, milioni di bambini vengono sfollati e separati dalle loro famiglie, costretti a vivere in campi profughi o a diventare bambini soldato.
In paesi come la Repubblica Democratica del Congo, Siria, Yemen e molti altri, i bambini vivono in un incubo costante. Le loro scuole vengono bombardate, i loro amici e familiari uccisi, e il loro futuro viene strappato via. Questi bambini non sono solo numeri nelle statistiche; sono vite spezzate, sogni infranti e innocenza distrutta.
Spesso sento dire a gran voce, Aiutiamoli a casa loro! Forse però dovremo prima andarcene da casa loro, ebbene si! Caro bianco che leggi, caro occidentale che leggi, ricordati che siamo noi a dovercene andare, purtroppo però i diamanti ci piacciono così come i gioielli che regaliamo all'amante o alla moglie per farci perdonare di avere scopato un'altra donna, ci piace donare vestiti usati ma tu non sai che proprio ieri ho concluso una importante intervista con l'attivista Betterman Simidi Musasia per un importante progetto e lo stesso attivista afferma che molte ONG, ebbene si le tue amate ONG della domenica che raccolgono vestiti usati, poi li vendono ai locali africani come in Kenya, gli stessi vestiti che tu hai comprato da Shein che alimenta il "Fast Fashion" dove bimbi vengono sfruttati per poi fare noi i virtuosi e donare. "Che bello l'Assistenzialismo". Quindi caro occidentale che leggi, forse oggi puoi un attimo fermarti e pensare che questo bambino è innocente ed è stato fatto a pezzi, è stato fatto a pezzi dalla nostra fame di avere sempre di più, dalla nostra ingordigia di avere troppo e tutto, e soprattutto subito.
Il Congo negli ultimi anni è stato depredato di 11 milioni di ettari di terra, secondo un importante studio sul Land Grabbing condotto dal Professor Pier Luigi De Felice e la dott.ssa Maria Gemma Grillotti Di Giacomo, autori del libro "I Predatori della Terra". Quindi quando pensi che dovremo aiutarli a casa loro, forse dovremo andarcene non credi? Forse questa volta abbiamo toccato il fondo ma come disse il buon Guccini, l'italiano non impara, l'italiano dimentica, citazione che io ho esteso a tutto il mondo.
Il brutto di una bomba è che questa non avvisa, un colpo di fucile o di mitra o di pistola riesci a percepirlo se questo è distante o no, ma una bomba, ti cade addosso con tutta la forza del mondo, con il peso dell'odio e dell'avidità senza che tu possa prepararti se non all'inevitabile fine.
Un appello quindi a ciò che di umano è rimasto nel cuore delle persone. Guardiamo oltre le nostre comodità, ascoltiamo il grido di quei bambini che non hanno voce, e agiamo per un cambiamento reale, un cambiamento che parte da noi, da ogni singolo gesto di consapevolezza e umanità.
Yorumlar