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Immagine del redattoreGerardo Fortino

Paul Watson torna libero: no della Danimarca all’estradizione in Giappone


Paul Watson

Paul Watson, celebre attivista ecologista e fondatore di Sea Shepherd, è finalmente tornato in libertà. Arrestato lo scorso luglio a Nuuk, capitale della Groenlandia, il capitano era detenuto con l’accusa di aver ostacolato una baleniera giapponese durante un’operazione nell’Oceano Antartico nel 2010. L’azione, che faceva parte delle numerose campagne condotte da Watson per fermare la caccia alle balene, aveva causato danni alla nave e ferite ad alcuni membri dell’equipaggio. Tuttavia, oggi la Danimarca ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dal Giappone, ponendo fine a mesi di incertezza.


La notizia del rilascio di Watson è stata accolta con entusiasmo dagli ambientalisti di tutto il mondo. Le immagini diffuse dalla Captain Paul Watson Foundation lo mostrano sorridente e in buone condizioni di salute.


"È un sollievo sapere che non sarò mandato in Giappone. Tornerò a casa in tempo per Natale,"

ha dichiarato.



Paul Watson: Un decennio di lotta contro la caccia alle balene


L’arresto di Watson risale a luglio 2024, quando la sua nave, la John Paul DeJoria, ha attraccato in Groenlandia. In quell’occasione, le autorità danesi hanno eseguito un mandato di cattura internazionale emesso da Tokyo, risalente alle sue azioni anti-baleniere di oltre dieci anni fa. Se estradato in Giappone, Watson avrebbe rischiato fino a 15 anni di carcere.


L’attivista è noto per la sua lotta contro una pratica oggi condotta da soli tre Paesi: Giappone, Norvegia e Islanda. Quest’ultima ha recentemente rinnovato le licenze per la caccia alle balene fino al 2029, suscitando indignazione tra le organizzazioni ambientaliste.


La campagna “Free Paul Watson”


Durante i cinque mesi di detenzione, la mobilitazione globale in favore del capitano ha raccolto più di 220.000 firme. Figure di spicco come il presidente francese Emmanuel Macron, l’attrice Brigitte Bardot e l’attore Pierce Brosnan si sono uniti agli appelli per il suo rilascio. "Paul è libero!!!" ha scritto Sea Shepherd Francia sui social, annunciando che Watson è già in viaggio verso la Francia, dove risiede, per riunirsi alla sua famiglia.


La decisione danese e la reazione del Giappone


La scelta della Danimarca di respingere la richiesta di estradizione ha segnato un punto cruciale nella vicenda. Jonas Christoffersen, avvocato del capitano, ha definito la decisione "definitiva", dichiarando: "Paul Watson è finalmente libero e pronto a riprendere la sua vita".


Nonostante il silenzio delle autorità giapponesi, il caso ha messo in evidenza il delicato equilibrio tra le azioni di attivismo e le pressioni legali a livello internazionale. Per Watson, questa è una nuova opportunità per continuare la sua missione in difesa degli oceani. "Dopo mesi di prigionia, è meraviglioso poter tornare a casa," ha concluso il capitano, pronto a scrivere un nuovo capitolo nella sua battaglia contro la caccia alle balene.

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