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Ilakaka: Il Crudele Business degli Zaffiri nel Cuore del Madagascar

Aggiornamento: 6 giorni fa


Ilakaka, Madagascar 2019 estrazione degli zaffiri

Ilakaka: Un Epicentro Globale dell'Estrazione di Zaffiri


Ilakaka, una volta un tranquillo villaggio situato nel sud del Madagascar, è ormai conosciuta come la città degli zaffiri. Questa trasformazione ha avuto inizio nel 1998, quando fu scoperto per caso un zaffiro nel fiume locale. Da quel momento, Ilakaka è diventata un frenetico centro di attività minerarie, attirando cercatori di fortuna, investitori e turisti da tutto il mondo. Oggi, le operazioni minerarie e il turismo legato agli zaffiri hanno trasformato profondamente la città e le sue dinamiche economiche e sociali.


Un Paesaggio Segnato dalla Disperazione


Il paesaggio attorno a Ilakaka è segnato da buchi profondi e stretti, che si estendono per centinaia di metri nel suolo. Queste voragini, descritte come ferite sulla pelle della terra, rappresentano la disperata ricerca della fortuna. Oltre 200 uomini lavorano in queste miniere, in condizioni estreme e spesso pericolose, sperando di trovare zaffiri che possano cambiare la loro vita.


L'Industria del Turismo e lo Sfruttamento Locale


Il turismo a Ilakaka si presenta spesso come un voyeurismo crudele. Turisti armati di macchine fotografiche osservano gli uomini lavorare, trasformando lo sfruttamento umano in una forma di intrattenimento. Questa pratica solleva questioni etiche significative riguardo al ruolo dei visitatori e all'impatto del turismo sulle comunità locali.


Turismo in Madagascar miniera zaffiri

Costi e Concessioni: Il Prezzo dell'Estrazione


Le concessioni minerarie a Ilakaka sono costose e rappresentano un investimento significativo. I costi annuali per una concessione variano tra 1 e 2 milioni di ariary (circa 250-500€). Inoltre, le leggi malgascie impongono agli estrattori di investire in infrastrutture pubbliche come ospedali e scuole, e di bonificare i siti dopo l'estrazione. Tuttavia, la realtà sul campo spesso non rispecchia queste normative, lasciando la comunità con promesse non mantenute e danni ambientali.


Gli Attori Chiave: Marc Svizzero e Marc Cinese


La storia di Ilakaka è intrecciata con quella di due figure chiave: Marc Svizzero e Marc Cinese. Marc Svizzero, originario di Ginevra e appassionato di gemme, si è trasferito a Ilakaka negli anni '90 per investire nell'estrazione di pegmatite e successivamente negli zaffiri. Dopo aver lasciato la sua società estrattiva, ha fondato COLORLINE, promuovendo Ilakaka come destinazione turistica.


Marc Cinese, d'altra parte, gestisce le operazioni minerarie nei perimetri senza apparire nei documenti ufficiali. Offre ai proprietari di concessioni falliti una soluzione per evitare la bancarotta, prendendo il 30% degli utili generati dalle sue ruspe, ma anche deviando il corso naturale dei fiumi e contribuendo alla siccità locale.



L'impatto Ambientale e Sociale


L'attività estrattiva a Ilakaka ha un impatto devastante sul paesaggio e sulla comunità. Il costo giornaliero per operare tre ruspe è di circa 1.880€, un investimento significativo che spesso porta alla collaborazione forzata con figure come Marc Cinese. Questa situazione perpetua un ciclo di sfruttamento e corruzione, con gravi conseguenze ambientali e sociali.


Conclusione: La Doppia Faccia di Ilakaka


Ilakaka rimane un luogo di stark contrasti, dove la luce scintillante degli zaffiri nasconde ombre profonde di sfruttamento e disperazione. È un microcosmo che riflette le complesse dinamiche globali dell'estrazione di risorse naturali, evidenziando la necessità di un'azione consapevole e sostenibile per proteggere sia le gemme preziose della terra sia le persone che le cercano.

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