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Immagine del redattoreGerardo Fortino

Il Viaggio di un Reporter tra Idealismo e Disillusione


Gerardo Fortino Madagascar

Il Compito di Fallire con Spirito Allegro


"Continuare a fallire con spirito allegro. "Questa frase di Robert Stevenson potrebbe sembrare estranea al mondo frenetico del giornalismo e della fotografia di reportage, ma per me, ha definito un percorso professionale e personale ricco di alti e bassi. In un'epoca di successi effimeri e di costante ricerca di approvazione, mi proclamo campione dei fallimenti, maestro dello spirito allegro, sempre guidato da una inquieta ricerca di significato e verità.


La Solitudine del Narratore


Nonostante i miei successi apparenti e le relazioni superficiali facilmente intessute, una persistente sensazione di insoddisfazione mi accompagna. Questa solitudine radicata, mascherata da un'estroversa socievolezza, è il motore della mia incessante ricerca di storie autentiche, di esperienze che possano colmare quel vuoto, di verità nascoste dietro la facciata della quotidianità.


Il Dilemma del Volonturismo e dell'Assistenzialismo


La mia esperienza diretta con il fenomeno del volonturismo e dell'assistenzialismo, in particolare in Africa, ha rivelato quanto buone intenzioni possano trasformarsi in danni irreparabili. Ho osservato come fiumi di denaro destinati all'aiuto hanno spesso alimentato la corruzione, le guerre e stimolato la fuga verso un'illusoria speranza europea. Questa realtà contrastante mi spinge a riflettere sulla vera essenza dell'aiuto: un sistema complesso che, anziché emancipare, perpetua dipendenze e squilibri.


Reporter: Riflessioni su un Mondo Contraddittorio


Il confronto con realtà dove l'aiuto si trasforma in controllo, dove l'idealismo si scontra con la crudele realtà della corruzione e della manipolazione, mi ha portato a una profonda riflessione sulla nostra società. La narrazione mediatica, gli aiuti internazionali, le campagne di sensibilizzazione sembrano spesso parti di un sistema che, piuttosto che risolvere, mantiene lo status quo, alimentando un ciclo vizioso di dipendenza e sfruttamento.


Il mio viaggio attraverso il giornalismo e la fotografia di reportage non è solo la ricerca di storie o immagini potenti, ma un tentativo di comprendere e, sperabilmente, di influenzare positivamente la complessa tessitura sociale e ambientale del nostro mondo. È un cammino che alterna momenti di disillusione ad altri di speranza, dove ogni fallimento e ogni successo contribuiscono a costruire una narrazione più ampia, un invito a non accontentarsi delle apparenze, a cercare sempre la verità nascosta dietro l'immagine, dietro la storia.


In questo contesto, il mio ruolo di reporter si trasforma: non più solo testimone, ma narratore attivo, impegnato a svelare le contraddizioni del nostro tempo, a stimolare una riflessione critica, a incoraggiare, forse, un cambiamento. È un percorso che invito ognuno a intraprendere, con la consapevolezza che ogni storia, ogni immagine, ogni parola può essere un piccolo passo verso una maggiore comprensione e, in ultima analisi, verso un mondo migliore.



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